lunedì 28 gennaio 2008

Con il segretario

Dopo la caduta del governo e l'apertura delle consultazioni con i partiti, oltre alle infinite speculazioni su cosa ci aspetta oltre la crisi, ci eravamo preparati a sentire i primi assaggi di campagna elettorale e non siamo stati delusi. Ma se Berlusconi inneggia alle masse che sarebbero pronte a riversarsi su Roma, qualora fosse negata loro la possibilità di andare subito alla urne, le più grandi sorprese vengono da Veltroni. Abbandonato il "maanchismo", la ricerca di dialogo con tutti e sempre e il bisogno mediatico di mettere tutti d'accordo, il nostro segretario ha deciso di giocare adesso i suoi assi, di mettere il suo e il nostro PD di fronte ad una vera sfida politica in nome di quel rinnovamento profondo e radicale, che a sprazzi era sembrato dimenticato. Veltroni con il PD fanno appello al senso di responsabilità degli altri partiti per cercare di chiedere ed ottenere un governo istituzionale, che possa fare la legge elettorale e portarci al voto tra un anno. E se non sarà così Veltroni ha già scelto quale sarà la strategia: "il PD correrà da solo", "...sono sicuro che gli italiani non vogliono ritrovarsi al governo del Paese, di qui a pochi mesi, un'altra coalizione di diciotto partiti, che può solo litigare senza decidere niente."
Quella che oggi su Repubblica Giannini chiama la svolta maggioritari del PD è davanti ai nostri occhi. Rifiutare le alleanze preventive con la sinistra radicale, rinunciare ad improbabili alleanze con i centristi della destra e correre da soli potrebbe ritorcersi conto, ma forse è l'unica cosa davvero giusta da fare, per voltare pagina e cominciare a scrivere una nuova pagina della storia politica italiana.

Continua...

venerdì 25 gennaio 2008

Crisi di governo

156 favorevoli 161 contrari.
Il governo Prodi ieri sera non ha ottenuto la fiducia.
Francamente a questo punto non so che altro dire...aspettiamo e vediamo!
Comunque bravo Prodi per averci provato e creduto fino in fondo!

Continua...

giovedì 24 gennaio 2008

Candidata!!!

Cari lettori, il giorno delle primarie per l'elezione del coordinamento comunale si avvicina ed è giunto il momento di cominciare la mia personale campagna elettorale, sperando di non doverci imbarcare in un'altra campagna di ben più vaste proporzioni (forza Romano!)

Ho deciso, grazie anche al sostegno a alla disponibilità di molte persone con cui ho condiviso e non il percorso del PD finora, di candidarmi al coordinamento del Comune di Venezia!!!

(Prima del messaggio elettorale un po' di dati tecnici)
In queste primarie bisognerà esprimere una preferenza (un nome) per ciascuna delle tre schede che vi verranno sottoposte (1. integrazione del coordinamento provinciale, 2. coordinamento comunale e 3. circolo). Nei prossimi giorni cercherò di fornirvi gli indirizzi dei seggi sparsi nel territorio del Comune, insieme agli orari del voto, che vi ricordo costerà 2 euro per chi già aveva partecipato alle primarie del 14 ottobre, e 3 euro per coloro che invece votano per la prima volta.
A tutti sarà consegnato il certificato di fondatore del Partito Democratico.

(Attenzione segue messaggio elettorale)
Ora, capisco bene che l'attrattività del certificato di fondatore, sommata alla non indifferente spesa (di nuovo!?!) potrebbe scoraggiarvi, per cui voglio darvi un incentivo: venite a votare ME!!
Spero che le mie attività di questi mesi (oltre al mio blog..eheh) vi abbiano convinto non solo del mio entusiasmo, ma anche delle mia voglia di costruire una politica in cui sia di nuovo possibile credere, in cui esercitare le competenze che ho e costruirne di nuove!
Quindi vi chiedo di darmi una mano in questa fase della mia avventura nel PD, scrivendo il mio nome sulla scheda per il comunale!

Grazie e buona campagna a tutti!

Continua...

mercoledì 23 gennaio 2008

Sostegno a Prodi

ROMANO, WE ARE WITH YOU!!!!!

Continua...

martedì 22 gennaio 2008

Crisi di governo

Da Repubblica di oggi

"Chi vuol fare cadere questo governo, questa coalizione che ha vinto le elezioni deve farlo guardandomi negli occhi. Assumendosi la propria responsabilità. Non con me, non con noi. Con quei milioni di italiani che ci hanno mandati a un posto di servizio. E ora sono sempre più stanchi, nonostante quel che di buono abbiamo fatto. Litighiamo tanto e da tanto tempo che non permettiamo nemmeno più di sognare. Accidenti, siamo qui non per farci servire, ma per servire chi ci permette una vita privilegiata".
(intervista a Romano Prodi)

e ancora

(...) Ma con il Cavaliere non si sa mai. In fondo, in lui si insinua sempre il dubbio che fu già di Groucho Marx: perché dovrei fare qualcosa per i posteri? Cos'hanno fatto i posteri per me? Eppure, con l'ultimo audace colpo di dannunziano autolesionismo, è proprio a quest'uomo che un centrosinistra ormai a pezzi sta per riconsegnare le chiavi del Paese.

Serve aggiungere altro?

Continua...

lunedì 21 gennaio 2008

E siamo partiti!

Venerdì 18 è partita ufficialmente l'ultima fase della costituzione del Partito Democratico, con la fondazione dei circoli e la composizione dei coordinamenti comunali (con relativo segretario) e le integrazioni ai coordinamenti provinciali. Come forse saprete il coordinatore provinciale di Venezia ha deciso per un raddoppiamento dei componenti (eletti) del coordinamento provinciale, il che porterà alla formazione di un super organo da più di 250 persone.
La parola d'ordine di questa fase è ancora primarie, secondo la linea dettata dal segretario regionale Giaretta e riportata da Il Mestre di oggi, che si applicherà non solo alla fase costituente, dove le primarie saranno piuttosto un'elezione diretta da parte degli eletti (per esempio nel caso del coordinatore comunale), ma anche alle prossime scadenze amministrative, per quanto riguarda i candidati a sindaco per esempio.
Per quanto riguarda il comune di Venezia, la partita amministrativa non è in ballo, ma la curiosità riguardo ai nomi dei futuri candidati al coordinamento, tra cui poi sarà scelto il segretario, è molta. Per ora non anticipo altro, ma ricordate che le più succose novità le trovate sempre su costituendo!

Continua...

giovedì 17 gennaio 2008

Referendum elettorale ammesso

Ieri pomeriggio in poche ore di camera di consiglio, i quattordici giudici della Corte Costituzionale hanno deliberato l'ammissibilità del referendum che include i tre questiti riguardanti le modifiche alla legge elettorale, di cui trovate il testo integrale cliccando QUI
Ora il governo deve fissare la data del referendum tra il 15 aprile e il 15 giugno 2008. L'unico modo di evitare la consultazione popolare è approvare una nuova legge elettorale nelle prossime settimane...

Continua...

mercoledì 16 gennaio 2008

Attenzione modulistica online

La modulistica per la prossima fase costituente del PD a livello locale (integrazione coordinamento provinciale, coordinamento comunale e circoli) e già disponibile a questo indirizzo.
Sotto a ciascun modulo trovate anche i termini ultimi per la presentazione, se siete interessati ricordate che queste elezioni sono fissate per i giorni 8-9 febbraio!

Continua...

Un'occasione persa

Avrei voluto parlarvi della vicenda Papa-La Sapienza, soprattutto alla luce delle dichiarazioni sentite ieri sera al telegiornale, in cui uno dei 67 professori diceva come la visita di una capo di Stato o religioso sarebbe stata un onore in un qualunque momento dell'anno, ma non il giorno dell'inaugurazione dell'anno accademico. E' pur vero che da parte di varie fedi sono venuti e vengono attacchi, ma soprattutto critiche ad alcuni aspetti della ricerca scientifica e che questo Papa non ha mai fatto mistero delle sue posizioni-ovviamente visto il suo ruolo.
Pensare che la scienza debba essere preventivamente protetta dagli attacchi esterni la offende due volte a mio avviso. Il valore di una teoria scientifica non viene dall'esito di un dibattito preventivo, ma dalla forza delle prove scientifiche, che una volta presentate posso essere confutate da altre prove scientifiche non certo da dogmi. Perchè dotarsi dell'unico strumento estraneo alla scienza, il rifiuto del confronto, per difendersi dallo stesso soggetto che si accusa di giudizi dogmatici? Inoltre sentire il bisogno di protezione formale dall'esponente della religione cattolica, la contestualizza come soggetto legittimato a validare le tesi scientifiche, quando invece è la società che nella ricerca continua dell'equilibrio delle sue componenti elebora e valida idee e convenzioni. Non è di dominio esclusivo nè della scienza, nè della religione, nè della politica, nè, ahimè, della cultura, la formazione del giudizio della società, ma di una commistione di queste componenti.
Per questo dovremmo batterci.
Da laica mi sento libera di pensarla come credo, indipendentemente dall'opinione di questo e quel rappresentante politico o religioso, pur restando pronta a difendere tutti gli attacchi alla libertà dello Stato Italiano e alle sue leggi (esempio il dibattito sulla 194). Ma soprattutto, è sensato pensare che l'inaugurazione dell'anno accademico abbia questo valore simbolico della purezza e libertà della scienza? Chi ci è stato, non ha pensato almeno per un momento che non fosse che una cerimonia?

Vi avrei detto queste e molte altre cose, ma poi ho trovato lo splendido editoriale di Ezio Mauro su La Repubblica, che dice queste e molte altre cose. Ubi maior...

L' editoriale di Ezio Mauro sulla vicenda Papa-Università la Sapienza lo trovate QUI

Continua...

lunedì 14 gennaio 2008

Le baruffe favarotte

Cari lettori, da affezionati del Partito Democratico di certo non vi sarete persi la copertura giornalistica data all'evento di sabato scorso, il coordinamento provinciale tenutosi in una caldissima sala di Favaro Veneto alla presenza dei componenti e di decine di altri soggetti più o meno coinvolti nella vita del partito, inclusi numerosi giornalisti. Nelle occasioni speciali si cerca sempre di dare il meglio di sè, ma in politica questo concetto è decisamente superato! Che l'ossessione per la forma avesse già ridotto la nostra attenzione per la sostanza è cosa ormai tristemente nota, ma che si arrivasse al vuoto di contenuto a cui si è arrivati, nemmeno io lo avrei mai immaginato.
All'ordine del giorno della riunione c'era l'approvazione di un dispositivo con i dettagli per le elezioni dei componenti i circoli e il coordinamento comunale, che è stato presentato in modo scolastico dal coordinatore Scaramuzza, che ci ha raggiunto con oltre un'ora di ritardo, a causa del tempo necessario per stilare la versione definitiva del documento. Venendo ai contenuti, nessuna sorpresa, un quadro chiaro di come si struttureranno le elezioni, numero massimo di componenti a seconda della grandezza dei comuni e lista dettagliata di tutti i circoli approvati. Una definizione generica, un quandro a maglie larghe su cui aprire una discussione.
Almeno in teoria.
Gli interventi fatti hanno messo in luce come il documento non risolvesse dei problemi di primaria importanza, tra i quali vi cito i seguenti:
-equilibrio di genere nei coordinamenti comunali: come rispettare il criterio dei 50% per ogni genere visto che sono componenti di diritto anche i membri del consiglio comunale e il sindaco-maschi per la quasi totalità?
-pubblicità dell'orario del voto: si potrà votare per quattro ore ma orario di apertura e chiusura dei seggi non è noto
-questione dei due euro: perchè bisogna pagare ancora per votare? soprattutto alla luce del fatto che i soldi raccolti saranno divisi tra livello nazionale, regionale e provinciale-non si parla di dimensione locale sub provinciale..che fine faranno anche questi soldi?
(rimando a post futuo la mia personale visione su queste questioni)

La risposta a questi interrrogativi non si è fatta attendere: il coordinatore ha detto che covocherà il suo esecutivo e che delibererà delle norme più precise che ci saranno comunicate.
Dopo aver esposto con fermezza (alcuni), eccessivo impeto (altri) questi ed altri punti e non aver ottenuto altro che una risposta vaga, ben 98 delegati su 122 di diritto (poco meno erano i presenti) hanno votato a favore di questo documento.
Poco importa aver approvato un documento vago, buono in molti punti, ma incapace di chiarire i punti di vera difficoltà dell'attuazione della novità del partito: rispetto di genere e apertura della fase costituente. Non abbiamo nemmeno saputo quando il coordinatore nominerà i presidenti dei seggi, che potrebbero poi decidere un orario comune per il voto, perchè anche di questo discuterà l'esecutivo.

Se credete che l'assemblea sia stata deludente aspettate di sentire il resto! Sono state presentate anche tre proposte di ordini del giorno da votare: nell'ordine, il primo presentato da Paola Juris con 42 firme di componenti il coordinamento tra cui la sottoscritta (che trovate in originale sul blog di Paola e che vi invito a leggere), riguardava il dibattito sulla 194 e proponenva di respingere l'abbinamento tra moratoria e interruzione volontaria di gravidanza e ogni tentativo di depotenziare la legge 194, in particolare la proposta di legge regionale 3/2005 che prevederebbe l'ingresso in consultori e reparti pubblici di rappresentanti del movimento per la vita. Il secondo O.d.G. proposto al voto riguardava il porto di Venezia, mentre chiudeva la fila la richiesta di dimissioni per Bassolino alla luce dei fatti di Napoli e dintorni.
Con una mossa democraticamente inaccettabile, Scaramuzza ha proposto prima di rimandare il voto sulla proposta Juris, offrendo di analizzare la questione con il suo esecutivo e di riparlarne all'assemblea in un altro momento, poi non vedendo ritirato l'O.d.G., ha rimandato la votazione passando all'analisi delle altre proposte (rispettivamente accolte e respinte dal coordinamento). Ritornando sulla questione, a sala ormai mezza vuota, Scaramuzza non ha permesso di votare sulla proposta, ma ha chiesto ai presenti di votare se accettare la sua proposta di rimandare all'analisi dell'esecutivo e successiva votazione la bozza Juris. La proposta di Scaramuzza è stata accolta circa 40 a 24, da un'assemblea stanca e ridotta dal passare del tempo (erano già quasi le 7 di sera).
Da democratica non metterei mai in dubbio l'esito di una votazione palese e democratica come questa; ciò che contesto è il non aver rispettato la convenzione formale (ma in questo caso forma è sostanza) di votare sulle proposte fatte e non ritirate.

La mia ingenuità politica è forse davvero notevole, ma credo che non si possa sempre rimandare. Quando arriveremo al punto in cui cominceremo a parlare di temi? la mia impressione è che si eviti di discutere di qualunque cosa, per evitare spaccature. Io credo che il dibattito e l'assemblea siano il luogo deputato a dirimere posizioni apparentemente inconciliabili, che se lo sono davvero non saranno mitigate nemmeno dal tempo e se invece non lo sono devono essere affrontate prima che dal Partito Democratico si stacchino non le componenti ex DS o Margherita, ma quelli come me che hanno davvero creduto che questo partito potesse rappresentare un modo nuovo di fare politica, ma soprattutto un'idea di Italia e non solo un'accozaglia di formalismi.
So che nella fase costituente è necessario fare anche questa parte organizzativa, ma il non avere la capacità, anche mediatica di rispondere alla complessità della società e alle istanze di cui discute ci fa apparire ancora più deboli, confusi e destrutturati di quanto non siamo in realtà.
Mi auguro solo che l'aver rimandato la discussione e il voto sulla condanna agli attacchi alla 194 ci porti a costruire una posizione condivisa e forte, che ci ripaghi della lunga attesa.

Per concludere una triste considerazione: abbiamo appreso dai giornali della riunione carbonara che si sarebbe tenuta tra la lista Letta e la Veltroni 1 davanti al sindaco Cacciari per decidere delle sorti del coordinamento comunale di Venezia. Interrogato in proposito durante la riunione il coordinatore Scaramuzza non ha dato alcuna risposta convincente...

Continua...

mercoledì 9 gennaio 2008

Dibattito sulla 194 e frustrazioni generiche

Cari lettori, dopo aver dedicato decine di post alla struttura formale del neonato PD, che vedrà sabato 12 l'ennesimo suo capitolo in cui saranno definite le regole per l'elezione dei componenti i circoli e il coordinamento comunale, confermandovi che come sempre il dibattito su queste regole è accessisimo e forse esasperato, vorrei dedicare 5 minuti del vostro tempo ad una delle questioni che più mi hanno indignato nell'ultima settimana - il giornalista Giuliano Ferrara e la sua proposta di moratoria sull'aborto.
Come sempre vi suggerisco una lettura interessante per contestualizzare la questione tratta da donnealtri che trovate QUI
Prima di procedere vorrei precisare che cosa si intende con moratoria: secondo il De Mauro il suo significato comune è "sospensione a tempo indeterminato, sancita da organismi internazionali, di attività che siano oggetto di controversia politica"
Inoltre l'idea di parlare di moratoria sull'aborto è nata sull'onda dell'approvazione da parte delle Nazioni Unite della moratoria contro la pena di morte, ed è stata subito sostenuta dalla Chiesa seppur in toni più pacati rispetto al solito.
Parlare di moratoria sull'aborto è un tentativo di rimettere in discussione una componente tra le più drammatiche della libertà della donna, ma non solo; svilisce anche l'idea che un figlio debba essere un progetto di vita voluto e consapevole e non
semplicemente un feto portatore di diritti conflittuali con quelli della madre e la cui esistenza è sancita dal diritto ma non da una scelta forte.
Certamente un figlio si fa in due ed appartiene in senso emotivo, affettivo e morale ad entrambi i genitori se essi lo desiderano; ma questo non cambia che la gravidanza rappresenti un momento fondamentale ed unico nella vita della donna, la quale non può essere ridotta ad un contenitore temporaneo, privato di soggettività e al servizio del bene massimo della procreazione.
Da componente del PD so che il mio partito non può certo avvallare che si parli di moratoria, che si rimetta in discussione in modo così velatamente polemico una legge dello Stato a cui fin dai tempi della campagna dello scorso ottobre si era fatto riferimento come fondamentale e intoccabile. Invece il nostro segretario apre al dialogo con Ferrara, la cui opinione è certamente fondamentale per chiarire a Walter la complessità del dibattito. Mentre ai livelli locali decidiamo se fissare il tetto dei componenti il coordinamento comunale a 50 o a 60, lassù in alto Veltroni continua ad aprire al dialogo massimo, con tutti e sempre.. e io mi chiedo, ma perchè? da quando è necessario parlare sempre con tutti di tutto? Sarebbe stato diverso se la questione fosse nata come un adattamento/revisione della legge in coerenza con i protocolli medici che si sono arricchiti di nuove conoscenze scientifiche (anche se questo aspetto norma a mio avviso una componente talmente residuale della fattispecie -solo gli aborti terapeutici oltre il quinto mese- che sembra molto più un pretesto che un vero punto a sostegno di una riapertura del dibattito) invece che come rinnovato attacco alla libertà delle donne.
Il punto è che mentre a Pianura la guerriglia urbana registra sempre più feriti, a Napoli annegano nella spazzatura o si parla di moratoria sull'aborto, noi stiamo qui a decidere la forma di questo partito mentre il nostro leader apre al dialogo... perchè non si può lasciare Ferrara alle destre come direbbe il grande Crozza...
Personalmente però vedo anche l'aspetto positivo: tanta apertura al dialogo potrebbe portare i suoi frutti per quelli come me e voi... chissà che la prossima persona a cui Veltroni apra i suoi dialoghi non sia uno di noi!?

Tutto può succedere!

PS: riguardo al dibattito sulla moratoria sull'aborto, si veda anche la proposta provocatoria (ma giusta) di Libertà e Giustizia fatta alla Chiesa Cattolica riguardante una moratoria sull'uso del preservativo che trovate QUI

Continua...

giovedì 3 gennaio 2008

Coordinamento provinciale e ordine del giorno

Il giorno sabato 12 gennaio alle ore 15 è stato convocato presso l'Auditorium di Favaro Veneto il coordinamento provinciale, con il seguente ordine del giorno:

  1. Relazione del coordinatore provinciale provvisorio, Gabriele Scaramuzza;
  2. Discussione e votazione del dispositivo predisposto dall’esecutivo per la convocazione delle assemblee costitutive dei circoli territoriali;
  3. nomina del tesoriere provinciale
Ai gentilissimi/e democratici/che il mio saluto innevato di oggi!

Continua...

mercoledì 2 gennaio 2008

Buon anno e prossime scadenze

Cari lettori, dopo una lunga assenza tornano gli aggiornamenti di costituendo sulle evoluzioni del partito democratico! Innanzitutto vorrei farvi i miei più cari auguri per il nuovo anno, che vi porti tante cose belle e più democrazia nel mondo (che di quest'ultima c'è davvero bisogno), poi, sperando che il vostro babbo natale sia stato ricco e soddisfacente, passerei ad un rapido punto della situazione!
Lettera delle donne a Giaretta: ricordate la lettera firmata da moltissimi donne del PD della Provincia e spedita a Giaretta in cui si lamentava il mancato rispetto della rappresentanza di genere? Marta Meo ci ha comunicato che importanti risultati sono stati ottenuti a seguito della nostra azione:
- il Coordinamento Regionale d'ora in poi sarà articolato in tre parti:
coordinamento politico, che sarà integrato da tre donne che verranno scelte tra le costituenti per il rispetto della parità di genere.
coordinamento istituzionale,
conferenza dei coordinatori provinciali
Visto che l'organismo regionale include tutti gli amministratori ottenere una parità esatta era impossibile, ma è stato importante rimarcare la necessità di rispettare la questione di genere, questione complessa certo, ma fondante degli ideali del PD.

Assemblea Provinciale: tra pochi giorni sarà comunicata ufficialmente la data per la prossima riunione del Coordinamento Provinciale che dovrà approvare il regolamento per la composizione dei circoli e delle elezioni a livello comunale; i regolamenti presentati finora sono disponibili sul sito del PD Veneto per chi non li avesse ancora letti.

Buon inizio di anno a tutti!


Continua...