Scopo di questi incontri è discutere insieme il programma e capire come declinarlo rispetto alle necessità e al sentire locali.
Questo incontro, che per altro trovo ammirevole, mi ha fatto venire voglia di lanciare un tema che nella mia breve esperienza è stato causa di numerosi dibattiti: la rivoluzione dei tempi della politica. Un discorso serio su questo argomento parte dall'analisi degli obiettivi ultimi del PD: se si vuole essere un partito forte e radicato bisogna riuscire a raggiungere ed invogliare anche quelle fasce che ora sono lontane dall'offerta politica. E non penso solo ai giovani, ma soprattutto ai lavoratori dipendenti privati e ai liberi professionisti, che insieme agli artigiani e agli imprenditori sono una delle categorie più rilevanti a livello di economia locale. L'esercizio della politica attiva deve poter essere in una certa misura coerente con lo svolgersi di una professione complessa, proprio per le relazioni biunivoche che si possono costituire tra i due piani di esperienza e tra gruppi diversi di portatori di interesse: competenze professionali e attività politica insieme per la costruzione collettiva di un senso e di un obiettivo per l'economia e la società.
Rivoluzionare i tempi della politica permetterebbe poi una partecipazione più massiccia di coloro che hanno una famiglia, donne e uomini, ma anche di offrire concretamente la possibilità di formazione politica, che dovrebbe essere un obiettivo primario del PD, soprattutto in questa fase di rissosa antipolitica. La formazione per essere efficace, secondo me, non deve essere limitata a specifici gruppi chiusi, ma dovrebbe nascere e svilupparsi dalla commistione di idee, esperienze e generazioni diverse.
Diverse categorie della popolazione sono lontane dalla politica attiva e ripensare ai tempi della politica non è certo la panacea di tutti i mali.
Resto convinta però che organizzare l'esercizio della politica dentro la società (permettendo a tutti di accederci) invece che sopra possa essere infinitamente più produttivo per recuperare alcuni valori civili e politici che sono alla base della nostra democrazia.