lunedì 26 maggio 2008

Ombra o progetto?

La fase politica che viviamo dopo il 13 e 14 aprile scorsi è complessa e per certi versi davvero difficile da gestire: siamo un'opposizione senza livore, degli sconfitti che non cercano la rivincita in nome di un accordo che come il prestito ponte per l'Alitalia, dovrebbe essere risolutivo per il paese. Viviamo in un'atmosfera di serenità forzata, in cui la pervasività dell'informazione ha raggiunto i cuori di tutti: come non lodare il governo che in poco più di un mese ha già messo mano all'economia, inquadrato il problema rifiuti e affrontato con fermezza il problema dei calndestini. Come non sentirci istintivamente d'accordo quando un ministro dice che in Italia non c'è razzismo, un'altra dice che non ci sono discriminazioni contro le minoranze...chi non vorrebbe vivere in un mondo così?
L'atmosfera edulcorata in cui viviamo, di artefatta euforia per dei risultati che risultati non sono è preoccupante, soprattutto perchè credo che sia condivisa...
In questi giorni così strani, non facciamoci prendere in giro, quello che sta accadendo non è tutto rose e fiori.

Andiamo con ordine: partendo dall'eliminazione dell'ICI sulla prima casa per tutti, di cui ho già scritto, lasciatemi ricordare quanto regressiva sia come misura fiscale. Ciò significa che avvantaggia proporzionalmente di più i ricchi dei poveri. Diverso sarebbe stato intervenire sulle aliquote IRPEF per i redditi più bassi... La detassazione degli straordinari poi, oltre ad avere un effetto distorsivo sul mercato del lavoro, è stata strutturata in modo molto diverso tra settori (il pubblico è escluso e c'è un limite minimo al reddito lordo annuo per accedere alla detassazione). Inoltre il nostro ministro dell'Economia è il neo campione del protezionismo anacronistico, del chi prima arriva meglio alloggia, per cui dovremmo chiudere le frontiere e impedire ai paesi in via di sviluppo di soffiarci i primati economici.
Passiamo poi agli aspetti sociali: in Italia, che coem tutti i paesi conosce anche il razzismo, gli immigrati non possono essere pensati solo come risorse economiche o fonte di criminalità, ma soprattutto come persone. Invece che incarcerare chi baratta gli ultimi risparmi per la speranza di sopravvivere ad una traversata rischiosa, alla ricerca della libertà e di un'occasione, oppure di chiudere nei CPT coloro che non vogliono identificarsi fino a 18 mesi, non sarebbe più sensat0 (sia economicamente ceh socialmente) ristrutturare la gestione dei flussi, sanzionando più pesantemente chi impiega clandestini? Tanto per fare un esempio...
Il problema immondizie forse non poteva essre risolto che con un atto deciso e d'imperio e non mi sento di dissentire del tutto sulla strategia adottata dal governo; ben venga la dichiarazione di Maroni sulla non necessità di usare l'esercito... speriamo questa strategia porti i suoi frutti!

Mentre tutto questo accade, io mi chiedo in nome di cosa la nostra opposizione, dopo essere l'ombra del governo stia andando sempre di più verso il diventare l'ombra di quello ceh potrebbe essere. La riforma costituzionale vale tutto questo? Come ricorderete, su questo blog avevamo analizzato le varie bozze presentate dal PD, sulle quali avevamo molti dubbi, ma soprattutto ci chiedevamo allora e ci chiediamo ora se questa proposta possa nascere dai soliti pochi, oppure se non sarebbe più sensato sensibilizzare se non altro gli appartenenti al partito sulle diverse possibilità in gioco. Ricordate tutti che poco dopo il voto Berlusconi stesso disse che non c'era necessità di cambiare una legge elettorale che funzionava benissimo.
Oggi su Repubblica Berselli chiama tutto ciò il "nuovo conformismo" in un bell'editoriale che vi consiglio di leggere, che conclude con una semplice osservazione: al PD manca un'idea di Italia, un progetto con cui sostenere le attività del governo ombra, una linea di condotta ideale base sulla quale misurare le proposte del governo, su cui strutturare il lavoro di opposizione.

Tutto questo non andrebbe certo contro la scelta di tenere un tono pacato e costruttivo, ma almeno darebbe a noi elettori di centro sinistra una boa a cui attaccarci in questo mare di forzato entusiasmo.

Continua...

lunedì 19 maggio 2008

In Italia non succede

Il nostro ministro Carfagna ha dichiarato che non patrocinerà il Gay Pride, perchè a suo dire in Italia i gay non sono una minoranza discriminata. Quasi contemporaneamente vengono respinte con forza e un certo poco giustificato sdegno le accuse spagnole di essere un paese fortemente discriminatorio. Per non dimenticare l'incredibile rigurgito di intolleranza che ha portato a bruciare i campi rom e che farà arrivare in Parlamento una proposta in cui l'immigrazione clandestina è un reato. Siamo un paese molto più fragile di quello che crediamo, l'italica simpatia e l'idea che in fondo lo scaltro italiano alla fine se la cava, non valgono più. Siamo un paese impaurito di ammettere le proprie contraddizioni, in cui se di un problema non si parla vuol dire che non c'è. La cosa più grave però non è questo giochetto del negare per far credere diversamente, ma il fatto che tutto questo fa leva sulla presunta imbecillità del popolo italiano, che dovrebbe bersi tutte queste interpretazioni della realtà, per cui eliminare l'ICI sulla prima casa è un bene per il popolo italiano, la soluzione all'immigrazione clandestina è il carcere, i gay non sono discriminati... cosa verrà dopo?

Non lasciamoci prendere in giro, questo non è un disegno condivisibile per l'Italia, non vogliamo essere l'italietta dei pochi, in cui i poveri si fanno la guerra tra loro!



Continua...

La Democrazia...in italia

"Può tuttavia accadere che un gusto eccessivo per i beni materiali porti gli uomini a mettersi nelle mani del primo padrone che si presenti loro. In effetti, nella vita di ogni popolo democratico, vi è un passaggio assai pericoloso. Quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente della civiltà e dell'abitudine alla libertà, arriva un momento in cui gli uomini si lasciano trascinare e quasi perdono la testa alla vista dei beni che stanno per conquistare.

Preoccupati solo di fare fortuna, non riescono a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti. In casi del genere, non sarà neanche necessario strappare loro i diritti di cui godono: saranno loro stessi a privarsene volentieri... Se un individuo abile e ambizioso riesce a impadronirsi del potere in un simile momento critico, troverà la strada aperta a qualsivoglia sopruso. Basterà che si preoccupi per un po' di curare gli interessi materiali e nessuno lo chiamerà a rispondere del resto. Che garantisca l'ordine anzitutto! Una nazione che chieda al suo governo il solo mantenimento dell'ordine è già schiava in fondo al cuore, schiava del suo benessere e da un momento all'altro può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla. Quando la gran massa dei cittadini vuole occuparsi solo dei propri affari privati i più piccoli partiti possono impadronirsi del potere.

Non è raro allora vedere sulla vasta scena del mondo delle moltitudini rappresentate da pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o disattenta, che agiscono in mezzo all'universale immobilità disponendo a capriccio di ogni cosa: cambiando leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi; tanto che non si può fare a meno di rimanere stupefatti nel vedere in che mani indegne e deboli possa cadere un grande popolo".

Tratto da "La democrazia in America" di Alexis de Tocqueville, scritto 173 anni fa. Si commenta da solo.
Buona settimana a tutti!

Continua...

giovedì 15 maggio 2008

Avanti verso il Medioevo, ognuno con il suo passo

E' l'ultima frase dell'articolo del Corriere online che racconta degli attentati contro i campi rom a Napoli di ieri. Vergogna e schifo sono i primi sentimenti che suscitano questi fatti. L'ipocrisia di questi italiani che gridano alla pulizia etnica e poi davanti alle telecamere mostrano facce contrite. Una donna sputa in faccia ad una bambina in fasce. Che spettacolo.
Ma si, mandiamoli via tutti questi immigrati, l'italia (il minuscolo non e' casuale) agli italiani. E poi, perche' no...anche tra gli italiani non tutti sono uguali. Prima ripuliamo l'italia dagli immigrati, poi, giustamente, liberiamoci dei disabili (che peso!) e anche dei vecchi! Dopo i 60 anni, ai primi acciacchi, via! Un peso in meno sulle spalle degli onesti cittadini italiani.
.....
.....
Sto leggendo Bilal, il libro scritto da Fabrizio Gatti, Giornalista (lui si' con la maiuscola) che ha ripercorso il viaggio degli immigrati clandestini dall'Africa centrale all'italia. Leggetelo, se non lo avete ancora fatto. Vi assicuro che non riuscirete piu' a guardare allo stesso modo gli immigrati che incontrate tutti i giorni per strada, sugli autobus. L'immigrazione e' un problema che va affrontato, ma bloccare gli ingressi o espellere in massa i clandestini, spesso mandandoli a morire nei campi di concentramento libici, non risolvera' il problema. Perche' questi uomini e queste donne continueranno ad emigrare, perche' la realta' da cui fuggono e' ben peggiore di qualsiasi tortura subita durante il lungo viaggio, ai posti di blocco nel deserto, nei centri di permanenza temporanea italiani. Una volta chiarito questo, bisogna affrontare il problema dell'immigrazione con lucidita', non con la pancia. Il problema e' l'immigrazione clandestina? Bene, allora dobbiamo sapere che "La disponibilita' di lavoro senza regole e' il vero motore dell'immigrazione clandestina. E le leggi xenofobe che pretendono di sigillare le frontiere non aiutano. Anzi, arricchiscono proprio la mafia [dei trafficanti di uomini] e i caporali. Perche' alla fine, tra burocrazia, code in ambasciata e cavilli, e' piu' facile arruolare schiavi clandestini che assumere manovali con i documenti in regola. (Bilal, pag.394)" E inoltre e' molto piu' economico, dato che i manovali clandestini vengono pagati a 2 euro l'ora. Insomma, rendiamoci conto che gli italiani ci guadagnano grazie all'immigrazione clandestina! Dal nord al sud, dalle imprese edili alle aziende agricole. Non tutti, ovviamente, per fortuna esistono anche realta' che rispettano i diritti degli immigrati.
Il nuovo governo ha gia' annunciato il pugno duro sulla questione immigrazione. Piu' che pugno duro servirebbe una legge che armonizzi la richiesta della manodopera da parte delle aziende italiane con la necessita' della garanzia dei diritti, in modo da fermare questo osceno traffico di esseri umani. Ci riuscira' il nostro nuovo governo? Riuscira' a mettere da parte la xenofobia e a produrre una legge che risolva veramente il problema della clandestinita'?

Continua...

martedì 13 maggio 2008

Un 8 per mille democratico

Il signor Ratzinger continua imperterrito la sua battaglia contro la legge 194, avendo vasta eco non solo sui media di sua proprieta' ma anche su quelli nazionali. L'ultima di ieri e' che "da quando in Italia è stato legalizzato l'aborto ne è derivato un minor rispetto per la persona umana, valore che sta alla base di ogni civile convivenza, al di là della fede professata". Che vergona... ma come si fa a dimenticare come proprio grazie a questa legge e' diminuito il numero di aborti in Italia, che si e' tolto a persone senza scrupoli un ricco mercato fatto sulla pelle delle donne? Penso che il primo a mancare di rispetto alla persona umana e' proprio questo signore che spende tante energie per questa battaglia chiudendo invece gli occhi di fronte alla sofferenza umana che viene perpetrata in tante parti del mondo. Come e' difficile riconoscersi in questa gerarchia ecclesiastica cosi' poco umana e solidale, cosi' poco umile. Per questo ho deciso di aderire all'appello di Micromega che ha proposto di devolvere l'8 per mille alla chiesa valdese, l'unica che si e' impegnata ad utilizzarlo completamente in opere di beneficenza pubblicamente controllate (e di non usare neppure un euro per la propria religione, sotto nessuna forma). Spero di sentire su queste pagine il parere di qualche credente che, come me, vive con disagio questa enorme distanza tra chi comanda la chiesa cattolica e chi cerca di mettere in pratica il messaggio evangelico nelle parrocchie, nelle strade, tra le difficolta' della vita di tutti i giorni.

Continua...

lunedì 12 maggio 2008

Perle degli ultimi giorni

Ai cari lettori che ho trascurato in questi ultimi giorni, dedico questa raccolta di notizie per cominciare con il piede giusto un'altra settimana italiana!

Wi-Fi: ma ci fa male o bene?
Ieri sera a Report si è parlato dei danni causati dalle reti Wi-Fi, le cui onde sono di un'intensità quasi doppia a quelle delle contestate antenne telefoniche. Lo ammetto, dopo cinque minuti ho girato, preoccupata dalle possibilità implicite in queste conclusioni...
Come forse saprete, il Comune di Venezia ha stanziato ben 3 milioni di euro per finanziare una mega rete Wi-Fi del centro storico... ma allora ci vogliono male?
Da proprietaria di rete wi-fi casalinga sarei curiosa di sapere quanto c'è di vero....

Un'aspirina che ci fa bene
Finalmente qualcuno che difende il potere d'acquisto dei consumatori! Se siete stufi di pagare 5 euro per una scatola di Aspirina, non eravate pienamente soddisfatti del generico in commercio, state allegri perchè arriva l'Aspirina COOP! A soli due euro, anche chi sta male potrà curarsi in tranquillità ad un prezzo giusto! E' finita anche su Repubblica questa notizia, quindi non chiamatela pubblicità, è cronaca del consumatore moderno!

Pubblica amministrazione che rispetta il pubblico?
Assenteismo? scarsa produttività? panico da montagna di carte? Tutto questo sperirà a breve a sentire il concittadino neo-ministro Brunetta che dal suo scranno di ministro propone un giro di vite sullo statalismo vecchia maniera. Insomma le parole d'ordine di questo nuovo governo sembrano essere efficienza, incentivi e semplificazione! Staremo a vedere! Nel frattempo anche la neo-ministra Gelmini propone di eliminare le pagelle su carta... tutto in rete da ora in poi! chissà che questo accento sulle reti non sposti un po' di soldi sulla ricerca sugli effetti del Wi-Fi di cui sopra...

Il prezzo del'amicizia
Sarà capitato anche a voi, si fa tanta fatica per cercare di avere rapporti civili con il compagno di classe antipatico con cui si è obbligati a fare l'ennesimo lavoro di gruppo, magari si instaura anche una specie di buffa amicizia e poi, non appena la situazione sembra stabilizzata, arriva la Grande Prova. Prendete il governo italiano e la cara opposizione, si odiavano in campagna elettorale, ma visto che nel clima di odio non si combina nulla, ora cercano di andare d'accordo, tra alti e bassi (più i secondi, visto lo squilibrio di potere). Ed ecco che uno scrittore va in tv, ripete una cosa che lui ed altri hanno scritto e venduto in molteplici copie (ma si sa che la percentuale di italiani che comprano libri è bassa) e via che scatta la polemica, la Grande Prova di tenuta dei buoni rapporti è lì, pericolosa e inevitabile. Tra chi scusa chi ha accusato e chi accusa chi ha scusato c'è una gran confusione. Una sola cosa è certa: sono tutti d'accordo che quando si è accusati bisogna avere la possibilità di difendersi.
Questa notizia però mette in luce un aspetto inquietante: per la seconda volta in dieci giorni c'è indignazione per la diffusione di informazioni che era già state diffuse sotto altra forma (leggi il caso dei redditi online).
La sconfitta della sostanza sulla forma.

Continua...

mercoledì 7 maggio 2008

Io non capisco

Ma se i redditi dei cittadini erano già consultabili presso i comuni, senza autorizzazione del garante per la privacy, perchè ora l'agenzia delle entrate deve essere sanzionata per averli messi online senza aver chiesto prima il consenso del garante? E' una questione di mera forma o c'è di più? Vorrei capire qual'è il problema in una lista di nomi, reddito dichiarato e tasse pagate consultabilie facilmente? E' un esempio di trasparenza...
Chi me lo spiega?
Ho sentito oggi su Radio2, ma non lo vedo ancora sui giornali online, che in base ad un'indagine sui redditi dichiarati svolta dall'Agenzia delle Entrata le categorie con i redditi più bassi sarebbero categorie come gelatai, baristi, ristoratori... ora cercherò dettagli più accurati su questa notizia, che di certo fa riflettere...

Continua...

lunedì 5 maggio 2008

Ah che paese l'Italia!

Per la serie pensavamo che in più in basso di così non si potesse scendere e invece... Ho trovato un'altra ragione per essere arrabbiata,offesa e quantomai allibita dal finanziamento concesso dal nostro governo (Prodi su pressioni di Berlusconi) ad Alitalia. Sapete da dovete vengono i 300 milioni di euro dati ad Alitalia? Ma dai fondi per la ricerca, unica voce di bilancio pubblico che notoriamente può essere ritoccata a piacere...
...un momento, che sciocca che sono! c'è sempre il 5 per mille con cui finanziare la ricerca...!
non so se ridere o piangere...


Continua...

venerdì 2 maggio 2008

Identità, coerenza e il tiranno di Siracusa

Al sentire le preghiere della popolazione di Siracusa che si auguravano la morte del loro terribile tiranno, una donna molto anziana soprese tutti dicendo che invece si augurava che il tiranno avesse vita lunga! "Perchè?", le chiesero. "perchè chi gli succede potrebbe essere peggiore"rispose lei.

L'altro giorno ho parlato di Congresso e del mio augurio a che ci si vada molto presto in modo da dare una direzione a questa confusa fase post voto. I commenti espressi al post mi fanno capire che se da un lato c'è la legittima paura che il congresso serva solo a riportare la politica nella nebbia dell'altro da sè, dell'incomprensibile, della forma senza sostanza, facendo risalire i pochi noti che già non si sono ricavati un posto negli organi ai diversi livelli, questa non è affatto incongruente con un percorso di costruzione del senso che è necessario nel PD. Probabilmente la mia ingenuità politica mi fa usare esempi che a hanno un significato diverso da quello che chi ha più esperienza gli attribuisce. Ciò che vorrei si creasse all'interno del PD è un'idea di società, che per essere pervasiva non può non passare anche per il livello centrale! A poco servirà lavorare sui territori se non sarà chiaro l'obiettivo ultimo, la rivoluzione silenziosa della società che serve a noi che ci siamo attribuiti il titolo di sinistra riformista. Il Congresso rischia di farci sembrare ancora più confusi di quello che siamo? di portarci ad una situazione peggiore? Certo! Ma potrebbe anche essere un'occasione, se organizzato con spirito riformista davvero, di portare al centro il locale e di trovare la sintesi in questo partito! Su un editoriale di Repubblica ci si chiedeva se Veltroni avrà il coraggio di fare un'altra scelta coraggiosa, che non compensa la sconfitta ma costruisce una vittoria domani.

Di certo lasciare che le riorganizzazioni siano decise dal centro non ci avvicinerà alla gente...

Continua...