domenica 28 ottobre 2007

Incoerenze costituenti.

All'Assemblea Costituente del PD ho sentito discorsi e interventi aperti e di ampio respiro. E' però emersa ancora una volta la difficoltà, per chi sta governando il processo costitutivo, di porre in essere comportamenti coerenti con quanto sostenuto a parole.
Il discorso di Veltroni ha suscitato applausi sinceri, non ha strappato battimani di circostanza.
Molti applausi e sorrisi si sono tramutati gradualmente in delusione, al crescere della consapevolezza, nei delegati, di essere stati chiamati a fare da platea a un copione già scritto; e la delusione è divenuta vero malumore nel momento in cui l'assemblea è stata chiamata ad approvare il documento finale (contenente regole - mai discusse - per l'elezione del segretario provinciale e la costituzione degli organismi locali), e a ratificare le tre commissioni (statuto, manifesto, etica) composte ognuna di 100 nominativi già individuati.
Procedo per punti.
1) Veltroni ha detto che gli organismi dirigenti devono essere composti per metà da donne, però ha fatto il ticket con un uomo.
2) Veltroni ha detto che non devono esserci meccanismi di cooptazione nelle scelte del partito, eppure i nominativi dei 300 componenti le commissioni sono frutto di scelte calate dall'alto, governate da logiche spartitorie.
3) Veltroni ha citato Scoppola, ha ricordato che "la partecipazione è la condizione della novità".
Tutti gli interventi di Milano erano però programmati, e chi ha parlato ha potuto farlo perché espressamente invitato.
4) E' stato detto infinite volte, e ripetuto anche a Milano, che il PD deve essere un esempio di trasparenza e che le decisioni devono nascere dal basso, con il più ampio consenso possibile.
Veltroni ha detto che non dobbiamo versare il vino nuovo in otri vecchi.
In buona sostanza, non dobbiamo mettere persone nuove in un partito governato da logiche vecchie.

Ebbene, nessuno dei delegati ha avuto modo, nel corso della giornata di ieri, di prendere visione del documento letto da Veltroni a fine assemblea.
Non è stato possibile, in quanto non previsto né consentito, presentare emendamenti o mozioni di modifica del documento.
Non è stato possibile partecipare alla costituzione delle tre commissioni.
Letti il documento e gli elenchi dei membri delle commissioni, ne è stata proclamata l'approvazione quando c'era gente che non aveva ancora deciso che cosa votare...
Non si sa quanti aventi diritto al voto fossero presenti, quanti abbiano votato a favore, quanti contro, quanti gli astenuti.
5) Veltroni ha detto che l'attuale legge elettorale va cambiata, che la gente deve poter esprimere la propria preferenza per un candidato. Ha dimenticato però di spiegare perché quel vituperato sistema proporzionale con le liste bloccate sia stato trasposto nelle primarie (recte: elezioni) del 14 ottobre.
Dopo il discorso di Veltroni, ho rilasciato un'intervista radiofonica, e alla giornalista che mi chiedeva se mi fido del segretario (la canzone di Jovanotti ha fatto da colonna sonora alla Costituente...) ho risposto di sì. Mi fido e devo fidarmi, ma sia ben chiaro: la fiducia mia, degli altri delegati, dei 3,5 milioni di persone che hanno votato il 14 ottobre, dei milioni di potenziali elettori del PD va alimentata costantemente.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

E per fortuna che nel sondaggio, i pochi voti espressi hanno dato la priorità alle questioni di metodo: trasparenza e primarie!!
A parte la facile ironia, sono d'accordo che il cammino da percorrere (un po' biblica come figura retorica, ma di grande attualità sembra...) sia quello di organizzarsi a livello territoriale in modo da unire le forze e portare avanti le nostre istanze. Ben vengano quindi le assemblee pubbliche e il coinvolgimento della cittadinanza. Facciamo sentire la nostra voce e andiamo a chiedere il conto territoriale con proposte compiute e concrete. E speriamo di essere la spoletta di innesco per una reazione a catena in tutte quelle realtà territoriali che dall'assemblea di sabato si aspettavano una vera svolta di partecipazione democratica.

Lele ha detto...

Caro Raffaele mi sento di dire: niente di nuovo. Tra l'altro è impensabile gestire in modo democratico la nascita, l'affermazione e lo sviluppo di un organo così complesso...si rischierebbe troppo. Non è nella logica dei nostri politici rischiare costruttivamente. Peccato d'altra parte che si è scelto di chiamarlo Partito Democratico. Non nutro particolari aspettative. I problemi del nostro paese li sappiamo e chi si candida a risolverli cosa ha fatto in questi anni? Fai bene comunque a fidarti....altrimenti dovresti trovarti altro da fare.

Raffaele Bertoldo ha detto...

Lele, ha ragione Prodi: il cammino dei pellegrini è lungo...
Se poi qualcuno ci fa anche sbagliare strada...
Penso che il momento costituente sia il più delicato: coerenza e trasparenza devono guidare già i primi passi, altrimenti il cammino sarà veramente in salita, e le percentuali alle elezioni in discesa...

Unknown ha detto...

sei sempre ammirevole, soprattutto nella pacatezza con cui dai fiducia, senza per questo passare per stupido 'pecorone'. io, da altri versanti e liste, ho visto che il costituente PD ha cassato ancora una volta i giovani. deludente. per questo avete tutta la mia ammirazione.

stefi

Unknown ha detto...

I “costituenti” degli Ultimi Giorni

13/02/2008

Non c’è limite alla fantasia perversa dei salvatori della patria degli Ultimi Giorni.
Perfino Maurizio Blondet (nota 1), pure personaggio dotato di certo intelletto, cade nella fantasticheria più spinta. Egli propone, sulla falsariga di Beppe Grillo, un’assemblea costituente come quella postbellica del ’46.
Totalmente stravagante pensare che una scelta del genere possa risolvere alcunché. In uno stato un cui TUTTI dibattono di uomini, alleanze, liste e sistemi elettorali e NESSUNO di argomenti seri.
Perché le complicazioni sono ben altre, il gigantesco debito pubblico ad esempio. Il quale è stato generato dal fatto che nella penisola a lavorare sono 4/5 regioni e a mangiare sono in 20 territori più 5 milioni di immigrati. Stesso discorso vale per il mostruoso deficit dell’INPS e del servizio sanitario “nazionale”.
NON è tecnicamente possibile che stia ancora in piedi uno stato in cui PER LEGGE ad avere il DOVERE di pagare imposte sono solo 17/18 milioni di operai/artigiani del settore privato, a fronte di 63 milioni di persone godenti di tutti i “diritti”. Di più, il “dogma” tricolore impone che ad avere più diritti siano coloro che hanno meno doveri!
La corruzione e gli sprechi a livello locale potevano essere in buona parte risolti dal FEDERALISMO FISCALE. Due paroline magiche di cui Blondet ne Grillo hanno mai voluto sentire parlare. Usiamo l’imperfetto poiché a questo punto è tardi anche per il federalismo, è tardi per tutto.
La genesi della decadenza postunitaria italiana va ricercata nelle DIFFERENZE ETNICHE tra meridionali e settentrionali che nessuna costituente potrà sanare mai. Ogni problema è ORIGINATO dal razzismo “mediterraneo”, non solo dei meridionali in vero.
Gli esemplari casi di Mastella e Di Pietro (un ex magistrato!) ne sono la controprova chiarificante. Udeur e Italia dei Valori appaiono essere organizzazioni finanziarie, di stampo gangsteristico, guidate da un ristretto numero di persone legate da vincoli di parentela (cosca), il cui scopo è UNICAMENTE trarre arricchimento economico personale dalla politica. Di chi vuole uno stipendio senza lavorare, una pensione senza contributi, gli organi da trapiantare senza fare donazioni, i treni ad alta velocità senza pagare il biglietto, le pensioni d’invalidità senza essere invalidi, produrre immondizia indifferenziata senza avere le discariche e vincere i concorsi pubblici per raccomandazione non per merito.
Stanti queste contraddizioni NON è possibile mettere insieme un corpo legislativo fondamentale univoco.
IN MANCANZA di un popolo una casta di predoni, assetata di potere, si è impadronita delle strutture dello stato a proprio uso e consumo.
Credete che basti una nuova costituzione?
Da quel giorno in poi i napoletani si metteranno, di buzzo buono, a fare la raccolta differenziata della spazzatura come a Treviso, Varese o Novara? Oppure i comunisti supereranno la loro MALATTIA MENTALE per la quale la “vera democrazia” consiste nel fare esattamente come vogliono loro (nota 2)? Oppure ancora, i media romani, non più rosi dall’invidia, la pianteranno di dire che “è colpa del Nord”?
Poveri inutili illusi e idioti dell’italia terminale!
La goccia che farà traboccare il vaso: l’immigrazione selvaggia evidentemente.
Nel Centronord, la percentuale di stranieri è ora il DOPPIO della media UE. All’attuale, impressionante, favoreggiato ritmo d’ingressi (forse un milione solo nel 2008) dopo il 2010 (e 70 milioni di residenti) scoppieranno enormi conflitti interrazziali e religiosi tra stranieri e autoctoni, anche tra diverse etnie forestiere che riprodurranno qui i millenari scontri dei loro luoghi di origine. Se non altro per la densità di popolazione e tasso di antropizzazione i quali, escludendo Sardegna e qualche zona montana, hanno già raggiunto e superato il livello del Sudest asiatico. In italia sarebbe più facile “costituzionalizzare” la legalizzazione dell’incesto o della pedofilia piuttosto che l’espulsione effettiva dei clandestini! E’ palese, solo un idiota può ancora vagamente credere che nella penisola si possa limitare, quantomeno disciplinare, l’immigrazione.
Giustizia, certezza della pena, “tolleranza zero”?
Non scherziamo, se succedesse per tutta la gente che lo merita di andare in galera, dai politici in giù, necessiterebbe un indulto/amnistia ogni due mesi. Tale periodo di tempo infatti basterebbe a costipare il sistema carcerario!
Le tartassate e vilipese economie di Lombardia, Veneto e poche altre non reggeranno, QUALSIASI costituzione vigente. La mentalità egoista e razzista salverà il Meridione, forse.
C’è chi ipotizza un accordo postelettorale tra Veltroni e Berlusconi per le “Grandi Riforme”? Immaginiamo quali, ad esempio la riforma del Grande Fratello, del campionato di calcio di Serie A, del Festival di Sanremo.
Che si rassegnino Blondet e Grillo, per l’italia non c’è più NULLA da fare.
Questi INUTILI IDIOTI dello stato-zombie, sembrano divertirsi quasi a sollazzare i babbei web-dipendenti, frequentatori dei loro siti, sparando vaccate tipo “conflitto di interesse”, “aborto”, “inceneritori”, “antica Roma”, “italianità”, “Emilio Fede” e ovviamente “grandi riforme”. Grigie ombre dialettiche per celare la realtà, come nella mitica caverna platonica. Si abituino piuttosto ad usare un neologismo: “postitaliano”. Il post- di tutti i “post-”.
Parimenti stiano in guardia questi individui a vendere fumo, ad abusare della credulità popolare. Che al tracollo ANCHE essi rischieranno di finire appesi a testa in giù a un gancio da macellaio, in qualche “piazzale Loreto”.
L’esasperazione (e la pancia vuota) possono giocare brutti scherzi anche ai loro seguaci più devoti. Sicchè gli Ultimi Giorni, quelli in cui, cominceranno a esserci ritardi “tecnici” nel pagamento di pensioni e stipendi pubblici si stanno velocemente avvicinando.
La Storia si ripete, sempre.
Altro che “costituente”!

di Domenico Gatti del Canna-Power Team
Nota 1: http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=2636¶metro=politica
Nota 2: tipico caso in fatto di “ingerenza” del Vaticano negli affari italici: se il Papa si esprime per l’indulto e la regolarizzazione dei clandestini tutti tacciono, se invece la Chiesa si schiera contro i matrimoni-gay e l’aborto succede un pandemonio per la violazione della sovranità della melma tricolore.

Fottilitalia.com - il sito anti-italiano per eccellenza
Copyright - © 2005-2008 - All Rights Reserved