giovedì 15 maggio 2008

Avanti verso il Medioevo, ognuno con il suo passo

E' l'ultima frase dell'articolo del Corriere online che racconta degli attentati contro i campi rom a Napoli di ieri. Vergogna e schifo sono i primi sentimenti che suscitano questi fatti. L'ipocrisia di questi italiani che gridano alla pulizia etnica e poi davanti alle telecamere mostrano facce contrite. Una donna sputa in faccia ad una bambina in fasce. Che spettacolo.
Ma si, mandiamoli via tutti questi immigrati, l'italia (il minuscolo non e' casuale) agli italiani. E poi, perche' no...anche tra gli italiani non tutti sono uguali. Prima ripuliamo l'italia dagli immigrati, poi, giustamente, liberiamoci dei disabili (che peso!) e anche dei vecchi! Dopo i 60 anni, ai primi acciacchi, via! Un peso in meno sulle spalle degli onesti cittadini italiani.
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Sto leggendo Bilal, il libro scritto da Fabrizio Gatti, Giornalista (lui si' con la maiuscola) che ha ripercorso il viaggio degli immigrati clandestini dall'Africa centrale all'italia. Leggetelo, se non lo avete ancora fatto. Vi assicuro che non riuscirete piu' a guardare allo stesso modo gli immigrati che incontrate tutti i giorni per strada, sugli autobus. L'immigrazione e' un problema che va affrontato, ma bloccare gli ingressi o espellere in massa i clandestini, spesso mandandoli a morire nei campi di concentramento libici, non risolvera' il problema. Perche' questi uomini e queste donne continueranno ad emigrare, perche' la realta' da cui fuggono e' ben peggiore di qualsiasi tortura subita durante il lungo viaggio, ai posti di blocco nel deserto, nei centri di permanenza temporanea italiani. Una volta chiarito questo, bisogna affrontare il problema dell'immigrazione con lucidita', non con la pancia. Il problema e' l'immigrazione clandestina? Bene, allora dobbiamo sapere che "La disponibilita' di lavoro senza regole e' il vero motore dell'immigrazione clandestina. E le leggi xenofobe che pretendono di sigillare le frontiere non aiutano. Anzi, arricchiscono proprio la mafia [dei trafficanti di uomini] e i caporali. Perche' alla fine, tra burocrazia, code in ambasciata e cavilli, e' piu' facile arruolare schiavi clandestini che assumere manovali con i documenti in regola. (Bilal, pag.394)" E inoltre e' molto piu' economico, dato che i manovali clandestini vengono pagati a 2 euro l'ora. Insomma, rendiamoci conto che gli italiani ci guadagnano grazie all'immigrazione clandestina! Dal nord al sud, dalle imprese edili alle aziende agricole. Non tutti, ovviamente, per fortuna esistono anche realta' che rispettano i diritti degli immigrati.
Il nuovo governo ha gia' annunciato il pugno duro sulla questione immigrazione. Piu' che pugno duro servirebbe una legge che armonizzi la richiesta della manodopera da parte delle aziende italiane con la necessita' della garanzia dei diritti, in modo da fermare questo osceno traffico di esseri umani. Ci riuscira' il nostro nuovo governo? Riuscira' a mettere da parte la xenofobia e a produrre una legge che risolva veramente il problema della clandestinita'?

3 commenti:

cuman ha detto...

certo il problema immigrazione non si risolve chiudendo le frontiere e espellendo tutti, le frontiere per alti che siano i muri vengono da sempre valicate (scavalcavano alìnche il muro di berlino) ma non si risolve permettendo a chi entra azioni e comportsmenti scorretti o delittuosi, vendere borse false senza alcun permesso è delittuoso e va impedito come ovviamente vanno inpedite le evasioni fiscali ecc, uno stato deve essere serio con i suoi cittadini e con i suoi ospiti, non sempre la sinistra ha saputo esserlo nei con i primo ne con i secondi. e queste sono cose che alla lunga si pagano

paolo cuman

Silvia Amerio ha detto...

Sono d'accordo. Ma continuo a pensare che neanche la destra affrontera' il problema in modo da risolverlo alla radice, per che' non conviene. I clandestini fanno guadagnare. Hai visto Report ieri sera? Tante grandi case produttrici di moda si fanno produrre borse e vestiti in laboratori dove viene sfruttato il lavoro dei clandestini. A Prato come a Napoli come nel florido Veneto. Non borse false, ma borse che vengono commissionate dalle grandi case, pagate 100 euro ai produttori e poi rivendute nelle boutique a 1000 euro (http://www.report.rai.it)

cuman ha detto...

tanto per risolvere il problema, basta che i direttori di telegiornali e giornali "decidano" di non metterlo più in prima pagina ma di relegarlo nella cronaca locale.
o no?

paolo cuman