lunedì 12 maggio 2008

Perle degli ultimi giorni

Ai cari lettori che ho trascurato in questi ultimi giorni, dedico questa raccolta di notizie per cominciare con il piede giusto un'altra settimana italiana!

Wi-Fi: ma ci fa male o bene?
Ieri sera a Report si è parlato dei danni causati dalle reti Wi-Fi, le cui onde sono di un'intensità quasi doppia a quelle delle contestate antenne telefoniche. Lo ammetto, dopo cinque minuti ho girato, preoccupata dalle possibilità implicite in queste conclusioni...
Come forse saprete, il Comune di Venezia ha stanziato ben 3 milioni di euro per finanziare una mega rete Wi-Fi del centro storico... ma allora ci vogliono male?
Da proprietaria di rete wi-fi casalinga sarei curiosa di sapere quanto c'è di vero....

Un'aspirina che ci fa bene
Finalmente qualcuno che difende il potere d'acquisto dei consumatori! Se siete stufi di pagare 5 euro per una scatola di Aspirina, non eravate pienamente soddisfatti del generico in commercio, state allegri perchè arriva l'Aspirina COOP! A soli due euro, anche chi sta male potrà curarsi in tranquillità ad un prezzo giusto! E' finita anche su Repubblica questa notizia, quindi non chiamatela pubblicità, è cronaca del consumatore moderno!

Pubblica amministrazione che rispetta il pubblico?
Assenteismo? scarsa produttività? panico da montagna di carte? Tutto questo sperirà a breve a sentire il concittadino neo-ministro Brunetta che dal suo scranno di ministro propone un giro di vite sullo statalismo vecchia maniera. Insomma le parole d'ordine di questo nuovo governo sembrano essere efficienza, incentivi e semplificazione! Staremo a vedere! Nel frattempo anche la neo-ministra Gelmini propone di eliminare le pagelle su carta... tutto in rete da ora in poi! chissà che questo accento sulle reti non sposti un po' di soldi sulla ricerca sugli effetti del Wi-Fi di cui sopra...

Il prezzo del'amicizia
Sarà capitato anche a voi, si fa tanta fatica per cercare di avere rapporti civili con il compagno di classe antipatico con cui si è obbligati a fare l'ennesimo lavoro di gruppo, magari si instaura anche una specie di buffa amicizia e poi, non appena la situazione sembra stabilizzata, arriva la Grande Prova. Prendete il governo italiano e la cara opposizione, si odiavano in campagna elettorale, ma visto che nel clima di odio non si combina nulla, ora cercano di andare d'accordo, tra alti e bassi (più i secondi, visto lo squilibrio di potere). Ed ecco che uno scrittore va in tv, ripete una cosa che lui ed altri hanno scritto e venduto in molteplici copie (ma si sa che la percentuale di italiani che comprano libri è bassa) e via che scatta la polemica, la Grande Prova di tenuta dei buoni rapporti è lì, pericolosa e inevitabile. Tra chi scusa chi ha accusato e chi accusa chi ha scusato c'è una gran confusione. Una sola cosa è certa: sono tutti d'accordo che quando si è accusati bisogna avere la possibilità di difendersi.
Questa notizia però mette in luce un aspetto inquietante: per la seconda volta in dieci giorni c'è indignazione per la diffusione di informazioni che era già state diffuse sotto altra forma (leggi il caso dei redditi online).
La sconfitta della sostanza sulla forma.

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