lunedì 19 maggio 2008

In Italia non succede

Il nostro ministro Carfagna ha dichiarato che non patrocinerà il Gay Pride, perchè a suo dire in Italia i gay non sono una minoranza discriminata. Quasi contemporaneamente vengono respinte con forza e un certo poco giustificato sdegno le accuse spagnole di essere un paese fortemente discriminatorio. Per non dimenticare l'incredibile rigurgito di intolleranza che ha portato a bruciare i campi rom e che farà arrivare in Parlamento una proposta in cui l'immigrazione clandestina è un reato. Siamo un paese molto più fragile di quello che crediamo, l'italica simpatia e l'idea che in fondo lo scaltro italiano alla fine se la cava, non valgono più. Siamo un paese impaurito di ammettere le proprie contraddizioni, in cui se di un problema non si parla vuol dire che non c'è. La cosa più grave però non è questo giochetto del negare per far credere diversamente, ma il fatto che tutto questo fa leva sulla presunta imbecillità del popolo italiano, che dovrebbe bersi tutte queste interpretazioni della realtà, per cui eliminare l'ICI sulla prima casa è un bene per il popolo italiano, la soluzione all'immigrazione clandestina è il carcere, i gay non sono discriminati... cosa verrà dopo?

Non lasciamoci prendere in giro, questo non è un disegno condivisibile per l'Italia, non vogliamo essere l'italietta dei pochi, in cui i poveri si fanno la guerra tra loro!



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