mercoledì 9 gennaio 2008

Dibattito sulla 194 e frustrazioni generiche

Cari lettori, dopo aver dedicato decine di post alla struttura formale del neonato PD, che vedrà sabato 12 l'ennesimo suo capitolo in cui saranno definite le regole per l'elezione dei componenti i circoli e il coordinamento comunale, confermandovi che come sempre il dibattito su queste regole è accessisimo e forse esasperato, vorrei dedicare 5 minuti del vostro tempo ad una delle questioni che più mi hanno indignato nell'ultima settimana - il giornalista Giuliano Ferrara e la sua proposta di moratoria sull'aborto.
Come sempre vi suggerisco una lettura interessante per contestualizzare la questione tratta da donnealtri che trovate QUI
Prima di procedere vorrei precisare che cosa si intende con moratoria: secondo il De Mauro il suo significato comune è "sospensione a tempo indeterminato, sancita da organismi internazionali, di attività che siano oggetto di controversia politica"
Inoltre l'idea di parlare di moratoria sull'aborto è nata sull'onda dell'approvazione da parte delle Nazioni Unite della moratoria contro la pena di morte, ed è stata subito sostenuta dalla Chiesa seppur in toni più pacati rispetto al solito.
Parlare di moratoria sull'aborto è un tentativo di rimettere in discussione una componente tra le più drammatiche della libertà della donna, ma non solo; svilisce anche l'idea che un figlio debba essere un progetto di vita voluto e consapevole e non
semplicemente un feto portatore di diritti conflittuali con quelli della madre e la cui esistenza è sancita dal diritto ma non da una scelta forte.
Certamente un figlio si fa in due ed appartiene in senso emotivo, affettivo e morale ad entrambi i genitori se essi lo desiderano; ma questo non cambia che la gravidanza rappresenti un momento fondamentale ed unico nella vita della donna, la quale non può essere ridotta ad un contenitore temporaneo, privato di soggettività e al servizio del bene massimo della procreazione.
Da componente del PD so che il mio partito non può certo avvallare che si parli di moratoria, che si rimetta in discussione in modo così velatamente polemico una legge dello Stato a cui fin dai tempi della campagna dello scorso ottobre si era fatto riferimento come fondamentale e intoccabile. Invece il nostro segretario apre al dialogo con Ferrara, la cui opinione è certamente fondamentale per chiarire a Walter la complessità del dibattito. Mentre ai livelli locali decidiamo se fissare il tetto dei componenti il coordinamento comunale a 50 o a 60, lassù in alto Veltroni continua ad aprire al dialogo massimo, con tutti e sempre.. e io mi chiedo, ma perchè? da quando è necessario parlare sempre con tutti di tutto? Sarebbe stato diverso se la questione fosse nata come un adattamento/revisione della legge in coerenza con i protocolli medici che si sono arricchiti di nuove conoscenze scientifiche (anche se questo aspetto norma a mio avviso una componente talmente residuale della fattispecie -solo gli aborti terapeutici oltre il quinto mese- che sembra molto più un pretesto che un vero punto a sostegno di una riapertura del dibattito) invece che come rinnovato attacco alla libertà delle donne.
Il punto è che mentre a Pianura la guerriglia urbana registra sempre più feriti, a Napoli annegano nella spazzatura o si parla di moratoria sull'aborto, noi stiamo qui a decidere la forma di questo partito mentre il nostro leader apre al dialogo... perchè non si può lasciare Ferrara alle destre come direbbe il grande Crozza...
Personalmente però vedo anche l'aspetto positivo: tanta apertura al dialogo potrebbe portare i suoi frutti per quelli come me e voi... chissà che la prossima persona a cui Veltroni apra i suoi dialoghi non sia uno di noi!?

Tutto può succedere!

PS: riguardo al dibattito sulla moratoria sull'aborto, si veda anche la proposta provocatoria (ma giusta) di Libertà e Giustizia fatta alla Chiesa Cattolica riguardante una moratoria sull'uso del preservativo che trovate QUI

1 commento:

cuman ha detto...

cara Caterina proprio oggi su il "gazzettino" c'era una lettera di un sedicente esponente del PD che avallava la moratoria del GranGiuliano, delle due l'una o abbiamo sbagliato posto noi o hanno sbagliato loro (Binetti e C) prima o poi questo equivoco va chiarito, rispetto moltissimo il Cristianesimo come religione sempre meno il Cattolicesimo come dottrina

paolo cuman