martedì 24 giugno 2008

Dopo la tempesta...

Dopo la sfuriata di ieri mi sono convinta di non potermi arrendere a questa opprimente ondata di delusione serpeggiante. Invece che stare qui a lamentarmi in modo assai poco produttivo ho deciso di ripartire da una cosa che so di sicuro: il rinnovamento del PD parte dalla creazione e messa in pratica da un muovo metodo. In una democrazia rappresentativa come la nostra saranno sempre i pochi a governare, quindi diventa importante soprattutto come si costruiscono e sostengono le candidature e come si sviluppa il dialogo tra chi siede in parlamento e la base. Lo so di non dire cose nuove, ma a volte è importante ripartire dall'idea originali e ricostruire un percorso verso l'obiettivo.
Inoltre credo che il popolo delle primarie si mobiliterà solo di fronte ad una dimostrazione di volontà di cambiamento e quale migliore esempio delle primarie per le elezioni locali che interesseranno per esempio la nostra provincia l'anno prossimo?
Ho deciso di fare le cose per bene e ho scritto una lettera a Scaramuzza chiedendo spiegazioni del perchè non dovrebbero farsi le primarie, vedremo SE e COSA mi risponderà... tanto per non lasciare nulla di intentato.
Credo che l'azione di chi come me si sente francamente perso, intrappolato nello scollamento tra idea e realtà del PD, non debba essere solo polemica, poichè non penso sarebbe produttivo rispondere come altri hanno fatto facendo una nostra corrente. Personalmente credo dovremmo rivendicare l'idea che che la vera unità del partito nasce dall'accettazione generale di due regole fondamentali: il compromesso come meccanismo di costruzione degli obiettivi concreti e la banale regola che la maggioranza vince. Come dicevo ieri, rivendichiamo il diritto di perdere democraticamente, dopo un confronto aperto! A chi è più convincente vada la palma della vittoria!
Resto convinta che il vero potere politico stia nelle persone e che queste debbano solo scegliere di esercitarlo, per cui chiedo a chi la pensa come me di lavorare per costruire un meccanismo propositivo per chiedere (e ottenere) le primarie. Intanto capiamo con chi è possibile parlare, facciamo girare l'idea...

Cos'altro fare non lo so, ma non vi sembra se non altro incoraggiante il mio cambiamento di approccio rispetto a ieri?

1 commento:

cuman ha detto...

dal canottaggio ho imparato una cosa, quando un equipaggio si scompone, perde ritmo, fiducia, quando ognuno dei componenti voga a rimi diversi, la barca rallenta si fa la stessa se non più fatica, ma la barca inevitabilmente rallenta, e allora bisogna avere il coraggio e la decisione di frmare tutti, e di ripartire dai movimenti fondamentali, nel nostro caso
1 Primarie, nessuna candidatura che non le preveda
2, fusione, guai a fermare il processo di fusione delle diverse culture
3 il nuovo, le forze nuove giovani che devono essere accolte con lo stesso peso delle vecchie appartenenze,

1, 2, 3, e ancora 1, 2, 3 fino a che l'equipaggio torna ad essere un tutt'uno, e la barca torna ad essere veloce e ad avere qualche probabilità di vittoria, quindi daccordo caterina cominciamo dall'uno dalle primarie, per la provincia, dobbiamo trovare il modo di renderle inevitabili, poi penseremo al 2 e al 3

paolo cuman