lunedì 30 giugno 2008

Clandestini e sicurezza...quale giustizia?

Leggo un interessante articolo su NoisefromAmerika che tramite un esempio concreto descrive le ragioni per cui il pacchetto sicurezza del governo è da considerarsi altamente demagogico. Lo trovate qui, è un po' lungo ma interessante, soprattutto perchè dà molte informazioni su come funziona la giustizia. Perchè secondo me, il guaio più grosso della giustizia italiana è che a parte i professionisti del settore, sono in moltissimi ad avere idee televisivamente confuse su come funziona il tutto! Invece che percepirla come un sistema altro da noi, prevaricante perchè incomprensibile, dobbiamo pretendere di capire almeno come funziona! Certo che se dal canto loro anche gli addetti ai lavori capissero che leggere le sentenze a velocità supersonica (con magari di fronte un poveraccio che ci capisce proprio poco e che puntualmente guarda la faccia dell'avvocato per decidere se gioire o no) non è il massimo (saranno quei trenta secondi in più a fare la differenza con le cause che si rimandano di mesi in anni?), sarebbe più facile percepire il corpus delle leggi come massimo garante della vita pubblica.
Osservo poi come raramente nel dibattito politico attuale si parli di contenuti, ma si tenda piuttosto ad aggrapparsi alla bassa polemica. Il fatto che io abbia reperito questo articolo con facilità fa capire quanto sarebbe facile trovare informazioni precise e dettagliate su quanto sta accadendo...


Poi vorrei riportare un appello personale: ho sentito che a meno di clamorosi interventi semidivini dell'ultimo momento, il cinema Dante di Mestre è destinato alla chiusura. Per chi non lo sapesse è l'unico cinema d'essai di Mestre e dintorni, nonchè cinema nel pieno del quartiere Piave, di fronte al neo-nato teatro del parco di via sernaglia, con il quale potrebbe andare a costituire un luogo di aggregazione e diffusione culturale in un quartiere il cui massimo problema (secondo me) è la mancanza di spazi di aggregazione e integrazione che esasperano i conflitti sociali latenti. E' soprattutto un luogo di cultura alla portata di tutti (con i primi spettacoli settimanali a 3.50€, con le convenzioni con università e COOP) e una finestra sul cinema e sulla cultura europea. Cosa si possa fare non lo so, per questo pubblico questa notizia.
NON LASCIAMO CHE IL CINEMA DANTE CHIUDA!

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