venerdì 6 giugno 2008

Gli occhi chiusi della pubblica moralità

In base ad esigenze di "sicurezza e la pubblica moralità" è stato proposto un emendamento al decreto sicurezza che identifica nelle circa 70.000 prostitute presenti nel nostro paese persone pericolose, che potranno essere diffidate o allontanate con foglio di via. Secondo un'indagine riportata da Repubblica sono circa 9 milioni i clienti di questo orribile traffico di schiave senza diritti, la stragrande maggioranza dei quali regolarmente sposati. In questo modo anche ragazze che hanno la metà dei miei anni e che hanno già visto il peggio delle possibilità umane saranno di nuovo confinate nell'indifferenza dei banpensanti, che in nome di un pubblica moralità che non sento di condividere saranno allontanate.. occhio non vede, cuore non duole. Del fatto che il mercato sia così fiorente, con clienti sempre in aumento tra tutte le fasce d'età apparentemente non è un problema di pubblica moralità! Francamente farei volentieri a meno di questa inutile retorica che maschera il bisogno di allontanare dalle nostre strade ciò che ci fa paura, ma che allo stesso tempo appartiene a questa società. Probabilmente è proprio questo nesso che nessuno riesce ad affrontare. Se non c'è domanda non ci sarà neanche offerta, perchè non multare o arrestare chi va con le prostitute? Una notte in prigione e una telefonata a casa mi sembrano perfettamente in linea con questa new wave di moralità pubblica da difendere!
Come potremo risolvere i nostri problemi sociali senza abbattere i tabu e cominciare a parlarne anche a casa, ai propri figli, mariti, compagni e amici, di quelle donne che diventano schiave, violentate e costrette a vendere se stesse, private della dignità, picchiate e odiate che ogni giorno arrivano e soffrono a pochi metri dalle nostre case, che oggi con questo emendamento non meritano nemmeno un briciolo della nostra comprensione.
Non è possibile!

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