giovedì 12 giugno 2008

Una società con troppi interpreti

Forse è un effetto della globalizzazione. Che tanto ormai si prende la colpa per tutto.
Forse è solo un'illusione di una nata nei gloriosi anni ottanta, in cui c'erano tanti bei giochi, la gente pensava di potercela fare sempre e c'erano dei bei film che ora neanche col cannocchiale...
Quale che sia la ragione rilevo che la nostra società è straordinariamente indipendente dal parere dei cosiddetti esperti; anzi, sembra quasi che gli esperti esistano solo per coltivare le opinioni dei singoli, come reazione/indignazione/solidarietà con questi. Questo blog non ne è forse un esempio? Visto che siamo in periodo di europei, serve che vi faccia esempi su come le opinioni degli "esperti" siano sbaffeggiate, ridicolizzate o osannate un po' da tutti?
Sono dell'idea che sia una conquista della civiltà la libertà di poter esprimere la propria opinione, anche non "esperta", che in alcuni casi è persino più dissacrante o divertente. Nel focoso panorama di coloro che esprimono pubblicamente un'opinione però mi sembra che, assotigliandosi la rilevanza dell'aver gli strumenti per dare un'opinione, anche le parole più assennate si confondano. Sembra che conti di più la frequenza con cui un'idea è ripetuta che l'idea stessa, così le idee buone, ma scomode si perdono nel mucchio. E' per questo che cerco con questo blog di riportare articoli e opinioni che ritengo giuste, a volte commentadole, a volte semplicemente invitandovi alla lettura. Piccolo sforzo di diffusione.
Oggi voglio diffondere una frase terribile, che sento per la seconda volta in due giorni consecutivi. Che fa rabbrividire, che sembra lontana ed impensabile e che per questo deve essere letta.

RICORDO E NON DIMENTICO che oggi siamo noi e domani..............................

Questa frase chiude la lettera che segue e ed esprime lo sdegno di un cittadino ITALIANO di etnia Rom riguardo all'ordinanza del prefetto di Milano secondo cui tutti i rom residenti nel territorio milanese devono essere fotografati e schedati. Questo procedimento NON riguarda i criminali, per essere schedati è sufficiente essere Rom ...anche se lavori, se vai a scuola, se non delinqui, o se come nel caso di Giorgio Bezzecchi, autore della lettera e Rom-medaglia d'oro al valor civico, e vice-presidente nazionale dell'Opera Nomadi impegnato per la promozione sociale, politica e culturale dei rom a Milano.

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"Prossimo intervento differenziale per cittadini Italiani( censimento fotografico e schedatura-Polizia), domani mattina, presso il campo comunale di via Impastato a Milano (famiglie Bezzechi).

Sono passati sessant'anni dalla promulgazione delle leggi razziali e dalla pubblicazione della rivista "La difesa della razza"di Guido Landra e dei primi rastrellamenti che sfociarono dopo un breve periodo di tempo in un ordine esplicito di "internamento degli zingari italiani"in campi di concentramento (Circ.Bocchini 27/04/41), quei "campi del Duce" di cui in Italia si è preferito perdere la memoria.

"RICORDARE PER NON DIMENTICARE"

Sono passati sessant'anni, ma le preoccupazioni, la percezione del pericolo, I
PROVVEDIMENTI PUBBLICI SONO GLI STESSI DI OGGI.

E' agghiaciante quello che sta avvenendo oggi sotto i nostri occhi, a Milano.

Rimanere in SILENZIO oggi vuol dire essere responsabili dei disastri di domani.

NESSUNA collaborazione di Enti o Associazioni è giustificata (VERGOGNA)........

Mi appello alla società civile,chiedo un sostegno per le comunità di rom e sinti
Milanesi.............voci dal silenzio........

Ricordo che domani sarà schedato anche mio padre,CITTADINO ITALIANO,che ha patito la persecuzione nazifascista con l'internamento in campo concentrazionale italiano (Tossicia).................mio nonno deportato a Birkenau e uscito dal
camino................VERGOGNA

MI VERGOGNO,IN QUESTO MOMENTO, DI ESSRE CITTADINO ITALIANO E CRISTIANO.................

Chiedo in questo momento tragico per la democrazia e la cultura a Milano ed in Italia, di URLARE il proprio dissenso per questa politica razzista,incivile e becera.

RICORDO E NON DIMENTICO che oggi siamo noi e domani..............................

G. Bezzecchi
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Ieri alla manifestazione a sostegno della decisione del Comune di venezia di costruire il Campo Sinti, il sindaco Cacciari ha detto che siamo ad un passo dallo sfogare le nostre ansie su un capro espiatorio, invitando le persone civili di questa città a non cedere alla polemica e a dialogare, per contrastare quest'onda montante di intolleranza che oggi riguarda i Sinti, ma che potrebbe riguardare chiunque di noi!

Queste voci sono forse isolate? Oggi leggo anche un editoriale di Stella che invita a riflettere sulle trasformazioni sociali e culturali dell'opulento Nord, le voci che si alzano preoccupate sono molte! In questo mondo di informazione diffusa, a volte rischiamo di non vedere le connessioni.

Mi piacerebbe poter parlare di questo, compiere lo sforzo collettivo di unire tutti i puntini e vedere lontano, perchè è finito il tempo (ammesso che sia mai esistito) in cui qualcuno dall'alto ci diceva cos'era giusto, qualche eminente personaggio con le sue idee faceva la rivoluzione culturale! Capiamo cosa stiamo diventando prima che la trasformazione sia irreversibile, opponiamoci alla terribile semplificazione in buoni e cattivi!

Nel frattempo datemi una mano a diffondere la lettera che ho riportato. Perchè la consocenza dei fatti è l'unica cosa che può aiutarci in questo mondo di informazione diffusa.

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