venerdì 18 aprile 2008

Partito federale?

Come ricorderete fin dall'inizio del processo costituente del Partito Democratico, alcune personalità e non avevano indicato nella scelta federale la via maestra alla costruzione di un grande partito. Con la caduta del governo, la corsa alle elezioni e la necessità di darsi una struttura formale chiara il dibattito non è più stato affrontato. Tranne ora, dopo la prima sconfitta elettorale del PD. Leggo oggi su Il Venezia un'intervista a Sergio Cofferati in cui egli ripropone l'idea di formalizzare il PD in un partito federato del Nord, del Centro e del Sud, con una struttura formale e strutturale indipendente che possa radicarsi e contrastare soprattutto al nord l'altro partito federale di recente successo politico, la Lega. Il giorno dopo il Voto il sindaco di Venezia Massimo Cacciari aveva imputato al PD la mancanza di considerazione per l'istanza federale del partito, che a suo dire aveva precluso la possibilità di vincere al Nord.
In questa fase di analisi politica del risultato personalmente credo si siano delineati due punti principali riguardo alla sconfitta al Nord del PD: un problema di comuncazione e la questione del partito federato. Della prima parla anche Veltroni in un'intervista di oggi a Repubblica, che vi invito a leggere, e credo si dovrà parlare molto nei prossimi mesi.
Oggi vorrei concentrarmi sullla questione del partito federale, sulla quale credo ci sia un bel po' di confusione..in fondo il PD non è già, almeno in parte un partito federale?
Il PD nasce come un partito che cerca il radicamento forte sul territorio, per questo la struttura nazionale è accompagnata dalle segreterie regionali, provinciali e comunali dotate di un esecutivo. Il vero problema è che, causa campagna elettorale, queste segreterie non hanno ancora dimostrato alcun tipo di indipendenza, non creando una coesione regionale. Quando si parla di PD del Nord però si fa riferimento ad un concetto molto diverso: alla luce delle molte interviste che ho letto mi sono fatta l'idea che un PD del Nord sarebbe un partito completamente indipendente dal PD centrale, la cui funzione diventerebbe solo quella di coordinamento di alcune linee estramamente generali. Infatti, secondo i sindaci di Venezia, Bologna e Genova per citarvi le interviste che ho letto, un PD del Nord dovrebbe sviluppare in piena autonomia alcune questioni sostanziali per la vita del paese, legate all'economia locale, ma anche alla sicurezza.
Temo che la necessità di individuare in Veltroni la figura di un leader forte abbia messo in ombra questa potenzialità federale da molti espressa. Chiaramente questo è il momento di riflettere su questa possibilità. Non certo per tornare indietro sulle scelte fatte (es. Veltroni segretario) quanto per completare quel percorso che ha dovuto andare in secondo piano alla luce delle necessità della campagna elettorale. Penso che sarebbe molto utile organizzare un dibattito o un piccolo convegno pubblico sul tema, se non altro per capire se l'idea di Partito federale è sensata e realizzabile nell'Italia di oggi. Personalmente sono perplessa dalla questione, e non vorrei che con la classica autocritica frettolosa da dopo sconfitta si scegliessero delle strade poco ponderate. Il che ci riporta al primo "errore" del PD, legato alla non efficacia della comunicazione... il dibattito sulla questione federale è talmente legato ai temi che questa forma di PD potrebbe affrontare da rendere necessario chiarire al più presto i dettagli di questa proposta.
Recentemente ho partecipato ad un'assemblea pubblica di una delle delegazioni di zona della mia municipalità; non starò ad annoiarvi con i dettagli, ma la ragione del contendere tra amministratori e amministrati era ancora una volta il difetto di comunicazione! La democrazia partecipativa è una modalità di gestione del territorio estremamente complessa e costosa, in termini di tempo, denaro e fatica; ma molto spesso questa spesa è ampiamente ripagata! Come PD credo dovremmo fare degli esperimenti di questo tipo il nostro biglietto di presentazione. Cominciamo col capire insieme perchè il PD del Nord potrebbe permetterci di radicarci al Nord!

Perchè francamente se l'alternativa è adattarsi ai toni fatalistici della Lega...

1 commento:

cuman ha detto...

cara caterina credo chi il problema non sia u partito federale o altro, il problema e la "credibilità" non siamo stati nel nostro insieme considerati "credibili" i PD e la Sinistra in generale sono dalla maggiorparte dei nostri concittadini percepiti come la parte più consistente della tanto famigerata Casta, troppe persone ceh fanno della POLITICA UN MESTIERE, una occupazione, un'dealità che scompare tra la polvere alzata di chi cerca prima di tuto di fare una cariera, questo percepisce di noi il cittadino comune, probabilente un partito più federalista più servire, ma servon anceh moltre altre azioni ed impegni concreti servono meno dirigenti, meno strutture, meno cariche in cui sembra si sia svolto il maggior parte del lavoro di costituzione del PD, coordinatori, delegati, ecc. ecc