mercoledì 7 novembre 2007

Notizie giovani

Da un blog di giovani delegati ci si aspettano sempre notizie "giovani" ma finora Costituendo non si è dedicato molto alla questione; permettemi di fare ammenda!
Mentre a tutti i livelli i vecchi e nuovi del PD si interrogano su questioni di metodo, primarie e nomi da candidare, anche tra i giovani c'è un grande fermento, ma questa volta (almeno per ora) non è di nomi che si parla, bensì della possibilità di costituire un giovanile del PD. Passando alla cronaca dei fatti, domani sera è stata convocata dagli ex vertici della sinistra giovanile e dei giovani della margherita una riunione con tutti gli eletti veneti under 30 e i nominati alla Commissione Statuto; giovedì 15 il comitato promotore giovanile della provincia di Venezia ha indetto un'altra riunione di cui non sono ancora stati precisati i dettagli definitivi, e sia in Veneto che in Italia si moltiplicano i documenti, le iniziative e i dibattiti sul tema. Quando si pensa ai giovani, si pensa anche alla formazione (anche se in realtà questa fa bene a tutte le età) e a questo proposito, anche a seguito del malcontento per la striminzita rappresentanza giovanile nelle commissioni, si prospetta la creazione di una quarta Commissione incentrata sulla formazione politica in cui i giovani dovrebbero trovare più spazio (almeno questo è il progetto della Bindi, a cui è sarà a breve inviata su sua richiesta una proposta compilata da alcuni giovani delegati con qualche minimo contributo anche della sottoscritta). And last but no the least, ricevo da un amico una bozza di documento in cui di fatto si chiede alle assemblea regionali formale delega per creare gruppi giovanili locali, basta riempire lo spazio con il nome della regione e consegnare. Pare che sarà fatto girare sabato durante le costituenti nelle varie regioni.

Per amor di sintesi vi dirò che io non auspico affatto la creazione di una giovanile, credo sarebbe un modo sbagliato di affrontare il problema del contatto tra diversi livelli generazionali e che in un ottica di massimizzazione della strategia dovremmo cercare piuttosto di ottenere quote verdi a tutti i livelli. Dei problemi della società si deve parlare tutti insieme, soprattutto se riguardano l'idea che si ha della società: ne è un esempio la riforma del welfare, che riguarda la forma di patto generazionale e l'importanza che si attribuisce alla solidarietà! Nei prossimi giorni porterò altri esempi a sostegno della mia tesi, spero di trovare anche qualche vostro commento soprattutto da chi ha avuto esperienza diretta di giovanile e vuole presentare una tesi contraria!

2 commenti:

Marco Sacco ha detto...

Mi dispiace ma sono d'accordo con te: non mi interessa che vengano creati gruppi giovanili nel PD ed anzi li ritengo un limite sia dal punto di vista del principio che da quello pratico. Il principio che deve governarci è che i giovani, le donne, i disabili e quelli con gli occhi azzurri sono tutti nella stessa barca e contribuiscono in egual maniera alla produzione delle politiche. Dal punto di vista pratico c'è il rischio che l'avere una propria riserva indiana in cui si è sovrani, consenta agli altri di metterti da parte. Lascia quindi che i soliti perpetui facciano le solite politiche come quelle a tutela del lavoro salariato a tempo indeterminato a scapito di quello atipico: i 60enni che ci comandano si sono fatte le leggi e le tutele, hanno speso tutti i soldi della loro generazione e della nostra e ancora sono attaccati alla cadrega. Finché qualcuno non gliela brucia...

dalioniko ha detto...

Io che vengo da un'esperienza di giovanile di partito dico subito che non ho pregiudiziali particolari sul fare o meno una giovanile anche nel PD: forse saranno le dinamiche stesse di formazione di queste nuovo partito a far capire agli aderenti più giovani se sarà il caso di fare una giovanile o meno.
ma la mia esperienza non può impedirmi a fare precisazioni. innanzitutto nella mia esperienza non c'era nessuna riserva indiana in cui chiudersi dentro. anzi devo dire che al partito dava sostanzialmente fastidio avere una giovanile e non ha mai contribuito più di tanto per farla vivere. questo perchè grazie ad essa i giovani riuscivano a sfuggire alla gran parte delle sterili logiche correntizie che hanno lacerato il mio ex-partito.e a qualcuno preferiva vederci subito inquadrati in queste logiche. ma soprattutto non è che non si partecipasse al partito ma in realtà si faceva una doppia militanza, e questo permetteva di essere anche più forti nel portare certe tematiche che il partito da sè non le avrebbe mai (o con difficoltà) portato avanti.quindi non significava assolutamente non stare insieme agli altri. mi fermo qui intanto. e un grosso in bocca al lupo ai più o meno giovani costituendi.
Nicola Da Lio