lunedì 5 novembre 2007

Piccola radiografia dell'esecutivo

Walter Veltroni ha reso pubblica ieri la lista dei componenti l'esecutivo del neonato PD: 17 persone, 9 donne (Emanuela Giangrandi, Maria Grazia Guida, Maria Paola Merloni, Federica Mogherini, Alessia Mosca, Annamaria Parente, Laura Pennacchi, Roberta Pinotti, Rosa Villecco Calipari) e 8 uomini (Goffredo Bettini, Andrea Causin, Vincenzo Cerami, Roberto Della Seta, Andrea Orlando, Lapo Pistelli, Ermete Realacci, Giorgio Tonini).
Età media della squadra 46,58 anni mese più mese meno, con Vincenzo Cerami personaggio più "venerando" con 67 anni e Alessia Mosca più giovane con i suoi 32 anni (che sembrano pochissimi a leggere il suo curriculum!). Anche la seconda più giovane è una donna, Federica Mogherini con i suoi 34 anni, seguita dai 35 anni del Veneto Causin (nato a Mestre, per la cronaca...).
A questi si aggiungeranno il vicesegretario Dario Franceschini, la presidente del gruppo al Senato Anna Finocchiaro e il/la presidente del gruppo che sarà eletto alla Camera nei prossimi giorni.
Sul sito del PD trovate delle biografie molto stringate di ciascuno dei componenti l'esecutivo, che sostanzialmente confermano la variegata provenienza del gruppo, sia politica che territoriale. Schede simili ma con gli anni di nascita le ho trovate sul sito del Corriere della sera per esempio.
Le testate che ho visto concordano in modo unanime sul giudizio positivo alla squadra di Veltroni, che da par suo ha rilasciato dichiarazioni entusiastiche!
Indipendentemente dalle storie sicuramente ammirevoli che emergono dai cv dei nostri "esecutivi", e che ci confortano sulle capacità tecniche dei singoli, spero di potermi presto complimentare con loro per l'ottimo lavoro che faranno anche come squadra.
Nel frattempo sono contenta delle tante brave donne scelte per questo esecutivo e per una volta non aggiungo altro.

Buon lavoro a tutti, lettori e ovviamente "esecutivi"!

1 commento:

mario morino ha detto...

Sono perplesso. La scelta dei membri della segreteria del PD mi sembra segua gli stessi criteri di nomina dei consiglieri di amministrazione delle società pubbliche. Tanti, rappresentativi dei diversi partiti e correnti, se intelligenti meglio che stupidi (ma è un optional) ma soprattutto che non pensino di decidere alcunchè. A decidere saranno gli uomini (e non le donne) di prima: D'Alema, Fassino, Fioroni, ecc. Bah, non mi sembra il massimo della trasparenza.