lunedì 12 novembre 2007

Novità regionali

Sabato 10 si sono svolte nella varie regioni le assemblee costitutenti regionali; in quanto delegata nazionale ero invitata anch'io (senza diritto di voto) e ho quindi partecipato all'evento. L'esperienza è stata molto diversa da quella di Milano del 27 ottobre e per raccontarvela al meglio ho deciso di aprire costituendo anche ad altri giovani autori "regionali", come avrete notato dal cambio di intestazione!
Per il momento vi darò solo alcuni punti essenziali: le modalità di svolgimento dell'asseblea erano sostanzialmente note già la sera prima, i delegati che lo desideravano hanno potuto iscriversi a parlare, la tempistica dell'assemblea è stata definita all'apertura, fissando un orario per le votazioni e legittimando una presidente che ha fatto rispettare con gentile fermezza tempi di parola e impegni previsti. C'è stata la possibilità di sottoporre diversi ordini del giorno al voto dell'assemblea, ed è stato bello vedere gli scrutatori contare con attenzione le deleghe alzate!
Il discorso di apertura del segretario Giaretta è stato molto ben accolto dalla sala, unico punto di parziale dissenso sono state le modalità di elezione del segretario provinciale, per le quali Giaretta non ha proposto modifiche rispetto a quanto previsto dal dispositivo del 27/10. Uno degli ordini del giorno presentati al voto, proposto da rappresentanti della lista Bindi ma trasversalmente sottoscritto, riguardava una modalità alternativa di elezione del segretario provinciale, strutturata in sintesi come segue: primarie aperte a tutti nella seconda metà di gennaio per l'elezione del segretario provinciale e del segretario comunale, con l'elezione di un rappresentante eletto per lista in un collegio di garanzia in grado di gestire il periodo pre elettorale. Un altro ordine del giorno sottolineava il carattere provvisorio del coordinatore provinciale, chiedendo che il coordinatore provvisorio non potesse poi candidarsi a segretario provinciale "definitivo".
Il primo ordine del giorno non è stato approvato, il secondo è stato ritirato prima del voto.
Sono anche stati nominati i diversi rappresentanti delle liste nelle varie commissioni Statuto, Carta dei Valori, mentre sono stati ricordati i forum relativi alla montagna, alla scuola di formazione, alle nuove generazioni e alla comunicazione (delegati e presenti correggetemi se sbaglio!).
In generale l'assemblea regionale è stata molto meno mediatica di quella nazionale, il dibattito più acceso e partecipato, anche se il clima non può ancora definirsi del tutto disteso.
Concludo con un concetto espresso nuovamente da Roberto Fasoli anche in questa circostanza e a cui mi associo: una proposta diversa, una non adesione, una critica costruttiva non testimoniano una volontà di rottura, bensì il desiderio di partecipare democraticamente alla costruzione di un consenso più largo. Non c'è necessariamente conflitto tra parti che non condividono tutti i dettagli di un progetto, se queste parti hanno a cuore il progetto e non hanno paura di confrontarsi apertamente sulle questioni, senza demonizzare le posizioni altrui.

Credo sia un buon punto di partenza che vale per tutti.

1 commento:

cuman ha detto...

cara Caterina, più o meno concordo con tutto quello che scrivi, vorrei solo puntualizzare su due aspetti.
il primo: I Costituenti dovrebbero assumere più coscenza del potere che è loro stato assegnato, e diventare più autonomi nelle loro decisioni, molti sono stati inseriti nelle liste e quindi eletti un po per caso,(io più di tutti), ma proprio questo criterio casuale potrebbe creare la vera novità, tra i Costituenti, devono nascere, i nostri futuri, consigleri, asessori, sindaci, deputati e quant'altro, non parlo per me, la mia età mi mette fuori, parlo per te e per altri, siate anche ambiziosi, se non diventa l'unico scopo come lo è per molti, l'ambizione è un sentimento utile e positivo, fino ad ora i Costituenti sono stati a mio avviso guidati da chi per scelta è rimasto fuori, e non parlo solo della nostra lista, i capanelli, in cui i Maestri di Cerimonia, impartivano istruzioni, che ho descritto sono stati fatti da tutti.
Il secondo: l'ODG che abbiamo firmato e votato, con il senno del poi forse era meglio, dopo le aperture fatte da Giaretta, averlo ritirato, del resto nel suo secondo intervento anche Fasoli mi era sembrato un po incerto, ci sono due rischi, che il voto negativo venga preso in futuro ad esempio per negare altre elezioni dirette, e sopratutto che serva a sancire l'esistenza di una maggioranza e di una minoranza cristallizzata all'oggi, maggioranza e minoranza che si formeranno ovviamente comunque, ma che così restando le cose resteranno fossilizzate sull'attuale composizione dellle Liste.
questo mi da l'occasione di fare un'altra considerazione, oppure chiamiamola pure provocazione, a mio avviso, le Liste, tutte le Liste dovrebbero convenire di sciogliere i loro attuali organismi, contestualmente alla elezione dei Segretari Comunali, ultimo atto di una prima fase del processo costituente, questo non vuol dire che i gruppi che si sono creati debbano sparire, me che devono cambiare, aggregarsi, trovare altre modalità per espimere i contenuti che ognuno porta dentro.
saluti, paolo cuman